– La centralità del bambino, “l’accoglienza personalizzata”, il rispetto per la sua identità, la valorizzazione di tutte le dimensioni della sua personalità (fisiche, psichiche, morali e spirituali), per lo sviluppo integrale nel rispetto dei suoi ritmi di crescita e delle sue esigenze
– La centralità della persona di Cristo e del suo insegnamento, in riferimento alla Bibbia e alla tradizione della Chiesa
– Il primato della persona considerata come valore e dono di Dio, portatrice di responsabilità e libertà, alla cui crescita va finalizzata tutta l’attività educativo-didattica;
– Il primato educativo della famiglia artefice e principale responsabile dell’educazione;
– La testimonianza di vita, l’impegno educativo, di professionalità aperta al rinnovamento di condivisione e corresponsabilità delle educatrici;
– La realizzazione di un ambiente comunitario che coinvolga nella esperienza educativa, secondo una visione cristiana, tutte le sue componenti;
– L’apertura alla Chiesa locale, il dialogo con la comunità civile e le realtà sociali;
– L’attenzione particolare e disponibilità all’accoglienza per i bambini diversamente abili o in situazioni di disagio, di altra religione o cultura.
– L’educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla fino all’ingresso nella scuola Primaria, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie.
– L’ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini.