Leggiamo il testo:
-“On. (Onorevole) Giunta Comunale di Treviso. I sottoscritti parroci del Comune di Treviso colpiti dalla tassa di £ 30.00 sul cavallo, domandano di avere il trattamento dei Medici, cioè l’esenzione. I motivi della domanda sono della massima evidenza, e crediamo che basti accennarli. I Medici sono esentati perché adoperano il cavallo per visitare gli ammalati: i parroci pure devono visitare gli ammalati, e di più accompagnare i morti ai rispettivi cimiteri. I Medici sono stipendiati, e bene, dal Comune e quindi pubblici ufficiali: i parroci sono anch’essi pubblici ufficiali perché debitamente placitati (approvati): non percepiscono però il dovuto stipendio, essendo il loro beneficio ridotto a 900 lire, colla (con la) lusinga eterna di essere elevato quando il bilancio lo consentirà, a lire 1000. Per le quali ragioni confidano i sottoscritti che da codesta On. Giunta sarà fin da quest’anno adottata la massima (il Comune adotterà questo principio), che i parroci devono essere esentati come lo sono già i Medici condotti; a perciò ne anticipano i ringraziamenti…”.
Fino ai primi decenni del 1900 la canonica era provvista di una stalla per il cavallo, la carrozza e il fienile.