1) La nostra gioventù è maleducata, si prende gioco dell’autorità e non ha alcun rispetto per gli anziani. I nostri giovani moderni non si alzano per cedere il posto ad un anziano quando questi entra in una stanza, rispondono ai genitori e invece di lavorare perdono tempo tenendo discorsi inutili e senza senso. Sono semplicemente farabutti.
2) Io non ho più alcuna speranza per l’avvenire della nostra nazione se i nostri giovani di oggi prenderanno domani il governo del paese perché questa gioventù moderna è insopportabile, senza ritegno, semplicemente terribile. Il nostro mondo è arrivato ad uno stato critico. I ragazzi moderni non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere molto lontana.
3) Questa gioventù moderna è marcia dal profondo del cuore. I giovani sono delinquenti e non hanno voglia di prendersi alcun impegno. Non saranno mai come la gioventù di un tempo. I nostri giovani non saranno mai capaci di custodire la nostra cultura.
Dopo aver letto questi “tre giudizi” angosciosi e inquietanti sui “giovani moderni” è doveroso aggiungere una sorprendente ed inaspettata osservazione e cioè che i “tre giudizi” affermati con avvilimento e tormento sono “giudizi” che sono già stati proclamati ed affermati sui giovani (di) tanto tempo fa e precisamente il primo da Socrate 450 anni prima di Cristo, il secondo da Esiodo 700 anni prima di Cristo e il terzo da un sacerdote egiziano 1500 anni prima di Cristo!
Notiamo Bene… Forse certi adulti del nostro tempo dimenticano che quando essi erano giovani venivano giudicati da certi adulti come i “giovani moderni” al tempo di Socrate, Esiodo e del sacerdote egiziano?