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Il Monastero della visitazione

Luoghi

Ai confini della Parrocchia di San Pelagio Martire (TV) si trova il Monastero della Visitazione sito in Via G. B. Mandruzzato, 22, 31100 Treviso (TV) - Telefono: 0422 302223 Indirizzo di Posta Elettronica Email: monasteroallecorti@gmail.com

Monastero della visitazione

Quattrocento anni fa, nell’anno 1610, in Francia, San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca di Chantal fondavano l’Ordine claustrale (di clausura) della Visitazione.

Cerchiamo in questa «Pagina Storica» di approfondire questo eccezionale avvenimento storico ed ecclesiale. Anche la nostra Chiesa locale ne è interessata dal momento che uno dei monasteri di quell’Ordine sorge a Treviso fin dal 1913, nella zona detta alle Corti, in Via Mandruzzato che è una laterale di Via San Pelagio.

“CONOSCERE PER AMARE

Si ritiene che per amare profondamente una persona, un’idea o un luogo sia necessario conoscerli anche nei minimi particolari e più li si conosce più si può godere l’incanto che possono nascondere nel loro intimo.

Il Monastero delle Visitazione delle Corti di Treviso è uno di quei luoghi misteriosi che merita di essere amato profondamente. Ma per essere amato deve essere anche conosciuto per capire chi e perché abbia proposto una clausura radicale e capire che senso abbia la vita di quelle donne che vogliono “rinchiudersi” tra quattro mura per essere, come affermano, “totalmente libere”.

Per rispondere a queste e altre domande è necessario conoscere prima di tutto i due ideatori della clausura della Visitazione e, quindi, le loro aspettative dalla clausura.

SAN FRANCESCO DI SALES

Frase completa di San Francesco di Sales. : -“Nunquam excidet”.

Stemma
di San Francesco di Sales

Dipinto raffigurante
San Francesco di Sales

STORIA DI SAN FRANCESCO DI SALES

– Nacque in Francia, da una famiglia aristocratica, il 21 agosto 1567 in una località denominata « Sales » nel Dipartimento dell’Alta Savoia.

– Tra il 1583 e il 1588 studiò legge a Parigi. Nello stesso periodo iniziò gli studi di retorica, latino, greco, ebraico, filosofia e teologia.

– Dopo il soggiorno parigino rimase per due anni a Padova per perfezionarsi negli studi di avvocato. Durante la sua permanenza in Italia visitò Roma, Venezia e Loreto.

– Ritornato in Savoia nel 1593 riscontrò che il padre gli aveva scelto una moglie, gli concedeva delle terre da amministrare e uno studio di avvocato. Ma Francesco, dopo lunghe riflessioni e superati i gravi contrasti con il padre, accettò dal Vescovo di Annency (Francia) la nomina a Prevosto del Capitolo della Cattedrale di Ginevra (Svizzera). (La comunità cristiana di Ginevra da alcuni decenni aveva scelto la dottrina del protestante Calvino e quindi la sede vescovile cattolica era stata costretta a spostarsi a Lione Francia).

Ai nostri giorni il Vescovo cattolico di Ginevra risiede a Friburgo (Svizzera).

– Consacrato sacerdote venne inviato nelle chiese protestanti per farle ritornare al cattolicesimo. Ma gli ostacoli per compiere questa sua missione furono enormi fino al punto di rischiare di essere ucciso. Spesso gli si impedì di incontrare i protestanti, ma Francesco superò questo ostacolo facendo stampare i suoi pensieri e facendoli arrivare ai fedeli con scadenze programmate. Per questa sua felice intuizione la chiesa lo nominò nel 1923 patrono dei giornalisti e degli scrittori.

– Venne consacrato Vescovo l’8 dicembre del 1602. Una delle sue maggiori preoccupazioni fu divulgare nel francese del suo tempo uno dei primi catechismi nella storia della chiesa.

– Morì il 28 dicembre 1622 mentre stava accompagnando il Duca di Savoia a Parigi.

– Fu dichiarato Beato nel 1661 e Santo nel 1665.

– Nel 1877 a San Francesco di Sales venne assegnato il titolo di “Dottore della Chiesa. Questo titolo è riservato a pochi santi. Tra essi si ricordano Sant’Ambrogio di Milano (nato in Germania), Sant’Agostino (nato in Nord Africa), San Tommaso d’Aquino (nato nel Lazio), Antonio da Padova (nato in Portogallo e sepolto a Padova), Caterina da Siena, Santa Teresa d’Avila (nata in Spagna), Teresa da Lisieux (nata in Francia), ecc…

– San Francesco di Sales, come Vescovo, ebbe numerose incombenze religiose e politiche. Esercitò una fondamentale influenza in seno alla chiesa cattolica e calvinista. Trattò con i Papi Clemente VIII, Leone XI, Paolo V e numerosi potenti abati. Ebbe importanti incontri con uomini Politici, tra gli altri con i duchi Carlo-Emanuele I e Vittorio-Emanuele I di Savoia e i re Enrico IV e Luigi XIII di Francia.

– In una sua scuola vescovile fece studiare Copernico e Galilei mentre a Roma i due scienziati erano stati messi all’indice. Fu uno degli iniziatori di quella che sarà l’Académie Française.

– Il Papa Paolo VI, nel 1965, scrisse di lui che fu un “grande precursore del Concilio Vaticano II” e che “i suoi ideali sono sempre di grande attualità”.


L’ORDINE DELLA VISITAZIONE

– Il 6 giugno 1610, domenica della Trinità, San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca di Chantal fondarono l’Ordine della Visitazione.

– Per questo Ordine il titolo iniziale era “figlie della Visitazione” perchè come desideravano i due santi “le religiose, visitando i poveri, dovrebbero imitare Maria quando visitò la cugina Elisabetta portando la grande gioia che in suo figlio era in lei”.

– La clausura venne introdotta il 16 ottobre 1618.

– Per San Francesco di Sales la perfezione della monaca consiste nel “mantenere sempre la propria volontà e libertà unite alla Divina volontà”. Per compiere questo diceva: “non dovete fare niente per forza, ma tutto per amore… tutto ciò che fate fatelo per amore”. I voti di obbedienza, castità e povertà, vissuti nell’imitazione della vita di Cristo sono, per chi sa vivere la propria libertà e la volontà di Dio, la piena felicità in terra e in cielo.

– L’Ordine della Visitazione può accogliere ragazze, vedove e anche donne con difficoltà fisiche. Anche per quest’ultimo motivo gli orari della vita comunitaria non sono rigidi come per molti altri Ordini religiosi.

– La mistica Margherita Maria Alacoque, monaca dell’Ordine, fu tra le principali ispiratrici della devozione al Sacro Cuore di Gesù. Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) era stato deciso di dipingere le due immagine del Sacro Cuore e di Santa Maria Alacoque su due riquadri della facciata esterna della chiesa parrocchiale di San Pelagio. I lavori non vennero mai eseguiti.

– L’Ordine della Visitazione è organizzato in monasteri autonomi. Alla fine del 2008 l’Ordine contava 2.073 tra monache e novizie e 137 case.

– San Giovanni Bosco nel 1854 fondò la congregazione dei “Salesiani”. Con il titolo “Salesiani” voleva indicare che i suoi preti dovevano vivere secondo lo stile di vita di San Francesco di “Sales”.


ESPERIENZE DI VITA DEL MONASTERO

Nel sito internet del monastero claustrale della Visitazione di Baggiovara (Modena) possiamo scoprire il motivo della scelta della clausura di tre giovani monache. 1) “Giorno dopo giorno lo Spirito mi apre sempre nuovi orizzonti. Mi fa comprendere che Dio, Padre buono, vuole servirsi della mia umile vita di Visitandina per farne una gioiosa, nascosta testimonianza dell’amore con cui Egli ama ogni uomo. Noi Visitandine siamo le silenti costruttrici di reti che altri nella chiesa useranno per raccogliere le anime amate da Dio”. 2) “Ho detto di sì alla clausura perchè non ho potuto resistere allo sguardo di Gesù che mi guardò con amore. Uno sguardo affascinante, unico e vero, tenero e profondo, fiducioso… limpido e trasparente in cui ho scoperto il senso del mio vivere…”. 3) “Fra il sapere di essere amati da qualcuno e farne l’esperienza penso ci sia un abisso. Bene, io quest’esperienza dell’amore di Dio l’ho fatta… entrando in monastero di clausura”.


 

IL MONASTERO DELLA VISITAZIONE DI TREVISO

Nel 1610 solo tre monache, assieme ai due santi, diedero inizio all’Ordine della Visitazione. Alla morte di Santa Giovanna nel 1641 i monasteri avevano raggiunto le 75 unità.

Nel 1792 la rivoluzione francese impose la chiusura di tutti i monasteri di clausura portando come motivazione che i monaci e le monache che vi risiedevano li abitavano solo perché costretti e non per libera scelta. Chi non accettava tale legge veniva condannato a morte in nome della “libertà” proclamata dalla rivoluzione! Le monache di Annecy, per non tradire la loro scelta di vita, preferirono riparare prima in Italia, quindi a Vienna (Austria). Nel 1801 giunsero a Venezia. Finalmente nel 1913 grazie agli interventi di Papa San Pio X, trevigiano di origine, era nato a Riese (Pio X) e di Mons. G. Longhin, Vescovo di Treviso, poterono prendere possesso del nuovo monastero di clausura alle “Corti”.

In questo loro peregrinare le monache avevano custodito, secondo le usanze del tempo, il vero “cuore” di carne di San Francesco di Sales.

Anche ai nostri giorni quel cuore viene conservato con estrema cura e affetto nella chiesa del monastero di Treviso. Mons. Longhin scrisse a questo proposito: “Le nostre Visitandine possiedono un tesoro, che tutto il mondo cattolico ci invidia: il cuore integro e incorrotto di quel grande, ammirabile, simpatico Santo che è San Francesco di Sales a cui tutta la città e la diocesi di Treviso si sentono legate…”.

Ai nostri giorni il monastero è abitato da monache che trascorrono il loro tempo secondo gli ideali di Cristo come interpretati da S. Francesco di Sales e da Santa Francesca di Chantal. Per conoscere e perciò apprezzare e forse amare più a fondo quegli ideali, la vita quotidiana del monastero, le regole che ne scandiscono la giornata è sufficiente prendere un appuntamento con la Madre Superiora e poi accostarsi alla grata per il colloquio con quella libertà di spirito che gli uomini di buona volontà possiedono. Le vacanze possono diventare un’occasione favorevole per rinvigorire anche lo spirito incontrando tali donne.


Indirizzo del Monastero della Visitazione 

Via Mandruzzato, 22 – 31100 Treviso (TV)

Telefono 0422 302223

Monastero della Visitazione

Email: monasteroallecorti@gmail.com

BIBLIOGRAFIA

www.monasterovisitazione-baggiovara.org

www.wikipedia.org

www.santiebeati.it

Mons. G. Longhin, Il secondo Monastero della Visitazione, T. E. T., 1985.

(a cura di U. Caverzan)

LUOGHI

Nel territorio Chiesa Parrocchiale di San Pelagio Martire, Treviso