ANNO 1897 – RELAZIONE TECNICA DELL’ING. GREGORI
Al termine dell’Inventario Giudiziale, riportiamo alcuni passi della minuziosa “Relazione Tecnica” sugli ambienti della casa canonica lasciataci dall’Ingegner Vittorio Gregori nell’anno 1897. Tale Relazione gli era stata commissionata in vista del suo restauro.
Teniamo presente che verso la metà del 1900 la canonica subì importanti trasformazioni rispetto a quella della fine del 1800 e che da pochi anni è stata completamente restaurata, messa a norma e resa funzionale alle nuove esigenze parrocchiali e alle norme previste per i fabbricati.
La casa canonica descritta dal Gregori, quindi, è molto simile alla canonica che si trovava prima del suo recente restauro.
Il testo originale della “Relazione” si trova presso la Curia Vescovile di Treviso.
Descriveva l’Ingegnere:
“Dall’esterno (della canonica) si accede al cortile per foro di portone da carrozze… per porta si accede al piano terreno… Sala… Quattro fori di porta danno alle stanze…
Per uno di questi fori di porta si passa in Tinello.
La luce viene da due fori di finestra… Due fori con serramenti di portieretta, leggeri, in due partite e controsseramenti, darebbero sul salvaroba, di cui in appresso.
I controsseramenti sono però fissi, per cui servono gli spazi interposti come armadio…
Per foro di porta si passa in Cucina… focolaio, cappa e canna in sufficiente stato… Un foro di porta dà accesso verso il cortile davanti… Un foro di finestra con scuro a vetrata simili a quello del tinello…
Per foro di porta, con imposta servibile, si passa in Legnaia… Dalla cucina per altro foro di porta, con serramento simile a precedente si passa in Spazzacucina… Lavandino con pietra di vivo… Un foro di porta nuovo si passa in Salvaroba… Due fori, con vetratelle ricevono luce indiretta dal locale delle scale…
Dalla sala per foro di porta ricordato si passa in bella delle scale, che si svolgono in quattro rami, ringhiera a colonne di noce… Riceve luce da due fori di finestra, corrispondente ai pianerottoli primo e terzo… Il primo foro a vetrate, fornito di scuro, sufficiente stato, il secondo foro ha scuro vecchio e vetrata in discreto stato…
per foro di porta ricordato si passa in Tinello… Due fori di finestra, con oscuri e vetrate, simili a quelli del Tinello sub.
2)… Per foro di porta ricordato si passa in Cantina due fori con scuri e vetrate in disordine e ferriate… Dall’esterno per foro di porta si passa nel locale ad uso rimessa e stalla (dove, forse, si trovava il cavallo del parroco). Questa da quella separata soltanto da assito, privo di serramento…
Pavimento a ciottoli, greppia (mangiatoia per il cavallo) a tavola con bisogni sul fondo: due fori piccoli, con vetratelle… Montato il primo piano si passa in Sala… Sopra la terrena. Pavimento di terrazzo in qualche degrado, pareti e soffitto ad intonaco ed imbianco…
Quattro serramenti di porta mettono ai rispettivi locali adiacenti, due fori di finestra…
Per foro indicato si passa in… Camera, in angolo S. O. (sud–ovest)…
Dalla sala per foro si passa in Camera in angolo S.E. (sud-est), simile affatto al locale precedente…
Dalla sala per foro ricordato si passa in altra camera…
Dal pianerottolo della scala per foro di porta con portura servibile, si passa in Camera, avente luce soltanto da due fori sopra le scale, con vetratelle in stato sufficiente… Per foro nudo si passa in Granaio, sopra la cucina…
Due fori di finestra uno con oscuro discreto, l’altro da riattarsi.
Un terzo minore per sola ferriata… Piano secondo… Per foro di porta con serramento vecchio si passa in Granaio, sottocoperto di travi, pianelle e tegole… Pavimento per metà a terrazzo in qualche degrado e per metà a tavole… Riceve luce da nove fori di vetrata con oscuri vecchi, anzi tre cadenti con filiate…
Per scala a mano in disordine si passa dalla stalla nel Fienile, Pavimento di tavole… Due fori di finestra con oscuri vecchi…”.