CONFIGURAZIONE ATTUALE (anno 1964)
“La comunità di S. Pelagio è stata da sempre prevalentemente rurale. Ha case coloniche, alcune ville antiche come quella dei Montalto e Barlesi, ricchezza di acque sorgive formanti il Pecorile il quale sbocca nel Giavera. Il Pecorile e le Fontanelle si uniscono e danno origine al Cagnan; questo attraversa la Città e confluisce nel Sile.
Ora la composizione sociale è mista. I rurali sono 55, gli operai 156, le operaie 29, i commercianti 8, gli impiegati 16, gli studenti delle scuole medie 24. L’emigrazione conta cinque unità, gli iscritti all’Azione Cattolica sono 220, alle Acli 32.
Cinque sacerdoti sono le vocazioni uscite dalla parrocchia negli ultimi decenni.
Dal 1961 è parroco il rev. Don Eugenio Gatto nativo di Gardigiano succeduto a don Augusto Ballan nominato arciprete di Carbonera.
Parallelamente alla intensificazione della vita religiosa nell’ultimo dopoguerra sono cresciuti il ritmo di sviluppo civile e l’organizzazione delle opere parrocchiali.
Lavori compiuti sotto la guida del parroco don Augusto Ballan: la sistemazione del bel piazzale e delle fondamenta della chiesa, rivestimento marmoreo della facciata e dell’altare del S. Cuore, rifacitura del coperto, decorazione, illuminazione, nuovo altare dell’Addolorata eseguito dalla ditta Pasin Pietro nel 1959, pavimentazione in marmo del coro e allestimento delle balaustrate, nuova suppellettile, ampliamento dell’edificio adibito ad Asilo Infantile.
L’attuale parroco ha provveduto nel 1962 al rivestimento marmoreo delle pareti della chiesa, al restauro completo del campanile con nuova cupola in rame, all’acquisto di una campana, nel 1963 al restauro del capitello del Centro, al riscaldamento della casa canonica e sala per le Associazioni, nel 1964 al riscaldamento della chiesa parrocchiale, alla nuova pavimentazione della chiesa, al restauro pure della casa canonica.
La popolazione è affezionata alla propria parrocchia ai cui bisogni concorre sempre con grande generosità. Benemeriti sostenitori ne sono stati gli Onorevoli Lombardi e Dal Canton e il cav. De Marco per quanto attiene allo sviluppo civile della comunità: illuminazione, strade, edilizia.
I caduti durante la prima guerra mondiale furono 17 durante l’ultimo conflitto 14.
L’orientamento civico prevalente è democratico e cristiano. Ultimamente su 500 votanti 389 hanno scelto lo scudo Crociato”-
Giovanni Brotto